Passando per la Via Savino a Piano di Sorrento, al civico 15, quasi accanto alla villa del Principe di Fondi, si può osservare
un palazzo che fino a qualche tempo fa era conosciuto come il PALAZZO DEL BRIGANTE.
Esso
apparteneva a LITTIERO RICCIARDI, uno dei capitani e armatori più conosciuti ai tempi dei Borboni. Nel giardino di questo palazzo "leggenda" vuole che per volere di Ricciardi vi sia la riproduzione di una grotta
calabrese, dove c'è la statua di un
brigante calabrese scolpito "con la pipa in bocca ed un fucile a trombone fra le gambe."
LA STORIA
DEL BRIGANTE
Verso la
fine del 1860 quando le truppe garibaldine stavano per piegare le ultime
resistenze dell’ esercito borbonico, capitan RICCIARDI, fu chiamato in gran segreto all’Arsenale di
Napoli e qui gli venne comunicato che doveva portare in salvo a Malta il tesoro
di FRANCISCHIELLO.
Caricati
sulla sua nave “IL SORRENTINO”, i bauli
colmi di monete d’oro e d’argento, capitan Ricciardi raggiunse non senza
difficoltà il porto de LA VALLETTA. Qui nonostante le reticenze del figlio
Antonino che voleva trattenere per se parte del baule e nonostante la notizia
ormai diffusa che Francesco II era scappato e che Garibaldi aveva invaso Napoli,
Riccardi mantenendo fede alla parola data, consegnò nelle mani di un incaricato
del Re delle Due Sicilie l’intero tesoro.
Ritornato a
Piano il comandante non rivelò mai i motivi della sua missione tuttavia a
ricordo della grande impresa di cui era stato protagonista e per sfregio al
governo piemontese volle farsi costruire nel giardino di casa ( a Via Savino)
una statua che rappresentasse uno dei simboli della resistenza del Sud, un
brigante calabrese "con la pipa in bocca e il fucile a trombone tra le
gambe". Ora non so quanto sia attendibile e realmente accaduta questa
storia che ho letto nell' Antologia LE VOCI DEL MARE ma mi piace credere
che lo sia.
pM
FONTI:
-LE VOCI DEL MARE di R.V. ROMANO
-“Come un Sorrentino salvò il tesoro
del Re di Napoli” di A.F. GUIDI articolo pubblicato in IL CORRIERE D’AMERICA,
New York, 17 dicembre 1933.
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