lunedì 29 ottobre 2018

Gor'kij l' "amaro" che a SORRENTO trovò la dolcezza.





Aleksej Maksimovič Pežkov nato nel 1868 scrittore e pensatore russo, personaggio enigmatico e dai mille contrasti come lo pseudonimo con cui si firmava e che lo consacro', Gor'kij ( che in russo vuol dire “amaro”). Grande accusatore delle disuguaglianze della Russia degli Zar, che per questo lo costrinsero all'esilio a Capri, dove nel 1909 fondò la prima Università dei rivoluzionari russi. Nell'isola tanto cara a Tiberio successivamente si precipitò Lenin spaventato dalle voci giunte a Mosca delle lezioni capresi di fiera opposizione alla dottrina fin troppo ortodossa adottata dai bolscevichi una volta destituito lo Zar. 
Partita a scacchi tra Gor'kij, Bogdanov, e Lenin a Capri-Aprile-1908
Gor'kij con la figlia a Sorrento


Anche con Stalin furono più di una le divergenze e sono in molti a sostenere che dietro la morte del figlio e anche dietro la sua morte avvenuta nel 1936 ci sia la mano del regime staliniano. Tuttavia restano molte luci e anche tanti punti oscuri sulla sua vita; una vita indubbiamente vissuta in cui solamente durante i soggiorni a Sorrento a Villa il Sorito, dal 1928 al '33 Gor'kij, trascorrendo giorni felici con la famiglia riuscì a comprendere il senso della spensieratezza. Sorrento una città che lo scrittore russo scrisse di amare così tanto perché tanta era la gratitudine per quello che questo luogo aveva fatto per la sua anima.

Statua di Gor'kij - Abbascio 'o Monumento - Sorrento
FOTO tiraccontosorrento


PM
tiraccontosorrento.blogspot.it


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